Artigiani Coralli, Cammei e Gioielli

Giovanni Ilardi

Una forte passione giovanile per la scultura spinge inizialmente Giovanni Ilardi a dare forma a quella materia “viva e costitutiva” del “ventre” stesso di Napoli: il tufo. Poi l’incontro quasi fortuito con l’arte orafa, della quale fin da subito lo incuriosiscono e appassionano le molte affinità con l’arte scultorea.

Muove i suoi primi passi da autodidatta, frequentando le botteghe artigiane osserva, studia e apprende le antiche tecniche orafe, per poi nel tempo rielaborarle ed adattarle al proprio stile. Manualità e tecniche acquisite con la scultura si riveleranno in breve un bagaglio basilare fondamentale anche per l’avvio della sua attività artigianale:

“Agli inizi della mia attività il punto di partenza creativo era il disegno, poi le idee, così come facevo per la scultura, le ho portate direttamente sulla materia anche per la gioielleria”.

E questo approccio “materico” gli ha permesso di sviluppare un personale processo creativo e produttivo in “costante evoluzione”, dove l’idea iniziale sembra quasi essere solo “di accenno” a ciò che le mani andranno poi materialmente a modellare e plasmare, per giungere così alla realizzazione di oggetti che sono sintesi raffinata di “visioni e modellazioni”.

Giovanni guarda al mondo naturale, alla forza dei suoi elementi costitutivi per trovare ispirazione per le sue creazioni: molti dei suoi oggetti sono nati grazie alle suggestioni di una escursione naturalistica o dalle visioni aeree di un lancio in volo libero.

Ammirando “da vicino” i suoi anelli, i suoi bracciali, le sue collane, i suoi ciondoli e i suoi orecchini, sembra infatti di osservare un “microcosmo” posto sotto una lente d’ingrandimento: il movimento del vento, la danza dell’acqua, lo porosità della roccia, la rotondità dei sassi, il delicato flettersi delle foglie.

“Una cosa che faccio costantemente è quella di creare nuovi modelli e credo che sia stata la scelta giusta che mi ha permesso di continuare a lavorare anche in questi anni di crisi economica”:

rispondendo dunque ad un bisogno di taglio prettamente “creativo” e personale, che lo spinge da sempre ad una continua ricerca di idee, soggetti e forme nuove per le sue creazioni artigianali, Giovanni Ilardi ha saputo così trovare una personale efficace risposta anche alle difficoltà che “tempi difficili” come quelli attuali pongono a chi opera nel settore dell’artigianato artistico.

Giovanni non ha gelosamente tenuto per sé, come spesso accade in diversi ambiti lavorativi, il tesoro di conoscenze, tecniche ed esperienze maturate professionalmente nel corso di questi anni, ma ha aperto diverse volte la sua bottega per offrire, “pro bono”, tempo, attenzione e saperi a giovani laureandi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, permettendo così loro di sviluppare personali percorsi creativo-artigianali a partire dall’esperienza di “laboratorio” svolta sotto la sua guida.

“Pur con tutti i problemi, le contraddizioni che ci sono, Napoli resta una città dove l’Arte si respira”:

dalle parole di Giovanni Ilardi emerge forte la positiva influenza che su di lui esercita il lavorare e creare nel cuore della città, il vivere quotidianamente immerso in quella forma straordinaria d’interazione umana di cui il popolo napoletano è portatore (quasi esclusivo) da secoli.

Ed a quell’ “Arte che si respira” in forma quasi tangibile in questa città, contribuisce senza ombra di dubbio anche Giovanni Ilardi, grazie alle sue creazioni, alla sua arte, ed al personale suo modo di “essere” artigiano napoletano.

Ventoforte gioielli
studio orafo di Giovanni Ilardi

Salita Tarsia 6, 80135, Napoli

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