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Sartoria Marinella

La moda partenopea diventa un mito

E’ senza dubbio la più bella e soprattutto la più aristocratica passeggiata del mondo”, così scrisse nel 1835 Alexandre Dumas,  rinomato autore dei  “Tre Moschettieri” quando,  nel suo Viaggio in Italia,  si trovò a passeggiare in quello che a lui sembrò il  paesaggio favoloso della Villa Comunale e del lungomare di Napoli.  “Soltanto, invece della Senna è il Mediterraneo: invece del Quai d’Orsay è l’estensione, è lo spazio, è l’infinito” continuò Dumas. Da Piazza Vittoria alla Riviera di Chiaia, percorrendo via Caracciolo, tra palme, pini ed eucalipti, tra guizzanti fontane e neoclassiche sculture, si snodava quel Reale Passeggio diurno e notturno, tra profumi, luci e concerti, dedicato all’aristocrazia napoletana e voluto da Ferdinando IV di Borbone, che  nel 1778 affidò l’incarico di progettarla a Luigi Vanvitelli. Proprio quel Real Passeggio ricordò a Dumas le Tuileries di Parigi.

Da allora fino all’inizio del Novecento, nella suggestiva cornice di uno dei lungomari più incantevoli che esistano, incastonato tra il Vesuvio e il castello, tra le colline di Posillipo e gli scogli di Mergellina, un’elegante nobiltà cittadina passeggiava, facendo sfoggio di gusto e sobrietà: le donne vestivano di abiti lunghi, cappelli e gioielli, mentre gli uomini vestivano in frac, tait e vestiti sobriamente ispirati ai modelli inglesi, con polsini e colletti di camicie bianchi e  inamidati.

Nel  1914, proprio a Piazza Vittoria, aprì una piccola bottega, di soli 20 metri quadri, che si pose come uno scrigno ricolmo di tesori trasmissibili, di storia, di classe e di mito. Quel piccolo negozio aprì vicino a quel favoloso lungomare favoloso come il custode di un sogno incantato di preziosità e di stile, espresso dall’alta società napoletana della Riviera di Chiaia.

Così, alla vigilia dello scoppio della guerra nacque la Sartoria Marinella, per volontà di un intraprendente sarto napoletano, Eugenio Marinella. Vennero inizialmente prodotte camicie di prestigio con stoffe di eccellenza e di elevata qualità e raffinatezza, tanto da diventare il segno di un’eleganza quasi mitica. Esclusività e unicità sospese tra l’idea di una solare napoletanità, calda e avvolgente nelle sue forme, e una straordinaria morbidezza data dalla materia di  stoffe provenienti dalla Gran Bretagna.

La Sartoria Marinella, dunque, passò attraverso le due guerre mondiali e alla fine della seconda guerra mondiale assistette a quella inevitabile forma di cambiamento, che quegli anni difficili portarono: il declino di un mondo ancorato ai modi di essere di una nobiltà partenopea, ormai in decadenza, e la ricostruzione di una nuova realtà con l’affermazione di nuovi valori e di modelli borghesi legati a maggiore praticità e dinamicità. Ed è così che la Sartoria Marinella colse quel cambiamento, rinforzando la produzione della regina degli accessori per la moda maschile:  la cravatta Marinella, che in seguito divenne  davvero un mito riconosciuto nel mondo. Infatti,  a partire soprattutto dagli anni ’80, la cravatta Marinella conquistò fama internazionale, ponendosi sulla scena come un capo di abbigliamento unico ed esclusivo,  che si potrebbe definire “very Napolitan British“,  per quel connubio d’essere tra un’eleganza tutta partenopea, realizzata in quelle forme esclusive lavorate a mano nei laboratori napoletani, con quella materia costituita da  eccellenti stoffe provenienti dall’Inghilterra.

“Mio nonno a 8 anni mi diede una vera investitura” racconta  Maurizio Marinella, erede della terza generazione dei Marinella. Mi disse:da domani verrai al lavoro. Così da quel momento ho vissuto una vita diversa, votata all’impegno e alla dedizione per questa attività”. Infatti, se Marinella è riconosciuto in tutto il mondo ancora oggi come un nome di eccellenza napoletano, ciò è avvenuto in virtù di un lavoro rigoroso, impegnativo ed emozionante della famiglia Marinella, che risiede non solo nella scelta e nella qualità delle preziose  stoffe, delle forme e delle realizzazioni dotate di unicità, dei disegni e dei processi produttivi – tutte rigorosamente realizzate a mano, come vuole la tradizione artigiana del passato –  ma anche per quel senso di accoglienza e di cura particolare dedicata ad ogni cliente, perché chi entra in un negozio Marinella vedrà  sempre soddisfatti i propri desideri.
“Ho il termometro di ciò che la gente vuole”, continua  Maurizio Marinella lavoro tutti i giorni dell’anno dalle sei del mattino. Non ci sono vacanze, non ci sono weekend, non ci sono pause;ma la mia più grande soddisfazione è vedere che la nostra presenza venga riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo”.
La qualità delle creazioni Marinella è ottenuta,quindi, in virtù  proprio di questa  costante ricerca di valori, di sensazioni e di emozioni che si possono definire “avvolgenti”. Non riguarda solo le stoffe stupende e ricercate: “l’avvolgenza”  è data anche da quell’ambiente,  da quella cura particolare dedicata a ogni cliente, da quella serietà e da quelli impegno profondo profuso nel quotidiano. “Tutto ciò che viene qui fatto è realizzato proprio in virtù di un senso di appartenenza questa azienda che legga tutti quelli che qui lavorano con familiarità e cordialità.  Solo in virtù di questa appartenenza che poi possiamo far sentire appartenente e cordialmente curato ogni cliente”, precisa  ancora Maurizio Marinella.

E quando entrano clienti speciali, come la  Duchessa Camilla d’Inghilterra,  che sceglie le cravatte per il principe Carlo, o Alberto di Monaco o  Jacques Chirac o Francois Mitterrand o Bill Clinton ed ogni  altro cliente che entra nell’ atelier Marinella per  scegliere le sue  creazioni, tutti devono sentirsi di appartenere ad un mondo, ad uno stile unico e mitico.
“Io sono orgoglioso del mio lavoro, della mia eredità. Ho potuto conoscere i modi rigorosi del commercio di mio nonno, i nuovi modi  aperti e brillanti di mio padre e ora posso estendere lo sguardo, allargandolo oltre i confini di Napoli, abbracciando anche i nuovi modi del marketing. Sono felice comunque e sempre dell’autenticità del mio lavoro, della mia eredità, della dedizione al mio lavoro e quando sono fuori Napoli e riconoscono questo impegno, di ieri e di oggi, mi sento davvero orgoglioso, positivo e soddisfatto”.
La sartoria Marinella, con le sue creazioni, racconta così un passato, ma anche un presente di appartenenza al territorio partenopeo, alla sua storia di eleganza e di esclusività e si rende testimone attivo nel mondo di una visione diversa di Napoli: Napoli mitica, Napoli immortale, Napoli capitale dello stile nella sua unicità, proprio quell’unicità che si vuole qui sempre raccontare con passione e determinazione.


Contatti
E. Marinella
Riviera di Chiaia, 287, Napoli

Tel: (+39) 081 764 3265
www.emarinella.com