L’arte è sempre terapeutica.
Il “saper fare” uno straordinario strumento di “liberazione” della creatività umana.
Quando si riesce a far dialogare l’arte con il saper fare, com’è il caso anche dell’artigianato artistico presepiale, i sentimenti più forti percepiti da chi, con le proprie mani e la propria sensibilità, favorisce quel “dialogo” sono spesso la gioia e la libertà.
La gioia di vedere tangibilmente concretizzarsi una propria passione dentro oggetti, prodotti, creazioni che sono espressione di una intuizione, di una idea, a volte anche di una personale “positiva ossessione” che quella forte passione favorisce e fa maturare.
La libertà di tornare a sentirsi “autonomo”, in grado dunque di fare e creare secondo una concezione completamente nuova del tempo da dedicare ad un’attività, della gratifica e della soddisfazione che si ottiene da un lavoro svolto.
Il “saper fare artistico” ci rimette dunque in equilibrio con ritmi e modi più “umani” di approcciarsi non solo ad una passione o ad un lavoro, ma alla vita in generale.
Claudio Sito (Napoli, 26/02/1957) ha sperimentato tutto questo in prima persona: “ho iniziato questa attività come “terapia”, per combattere la depressione causata da una situazione difficile che mi sono trovato a vivere all’improvviso in ambito lavorativo; lavoro che poi ho perso a causa del fallimento della Società per la quale lavoravo”.
E’ un “viaggio” in qualche modo di “rinascita” quello intrapreso da Claudio nel mondo dell’artigianato presepiale, intensificatosi nel corso degli ultimi 6 anni ma fondato su di una passione per le attività manuali già sbocciata quando era un ragazzino.
Un percorso da autodidatta caratterizzato nel tempo dalla forte volontà di affinare tecniche, conoscere materiali, misurarsi anche con ambiti creativi e prodotti diversi: Claudio Sito affianca infatti alla realizzazione di presepi anche la creazione di oggettistica in legno, sughero e terracotta.
Ed è un percorso di scoperta, conoscenza, autoformazione che Claudio continua tutt’oggi a percorrere per garantire sempre standard di qualità a ciò che egli va ideando e materialmente producendo: “nella realizzazione delle mie opere ho usato varie tecniche e materiali: come la miscelazione di granelli di sughero, l’argilla in polvere, il premiscelato, la colla vinilica e colore impregnante per ottenere ad esempio particolari scorci rocciosi, ecc. Però, sinceramente, non so se si possa parlare di vere e proprie innovazioni”.
Nell’articolato processo che va dall’ideazione alla realizzazione, fino alla conclusione di un prodotto artistico artigianale presepiale, la fase realizzativa è quella per Claudio più emozionante e gratificante perché “rappresenta la fase nella quale concretamente l’idea prende corpo e va poi maturando man mano sotto le tue mani, sotto i tuoi occhi, fino poi alla conclusione definitiva del lavoro”.
In qualità di socio della sezione napoletana dell’Associazione Italiana Amici del Presepio, ha preso attivamente parte, nel 2015, alla XXX edizione della “Mostra di Arte Presepiale” annualmente organizzata a Napoli nel periodo natalizio.
Claudio Sito non si arreso alle difficoltà che la vita gli ha posto dinanzi, ed ha avuto la straordinaria forza di tramutare la sua passione e le sue capacità artistiche e artigiane in potenti strumenti di rinascita. Con il suo esempio egli ci testimonia qualcosa di importante che spesso tendiamo a dimenticare: quanto l’arte ed il saper fare siano fondamentali per noi tutti: veri e propri supporti vitali.